PREVENZIONE E RISPOSTA AI BISOGNI EMERGENTI DEI MINORI: NASCE A MILANO IL PROGETTO “EAT” (Educazione all’alimentazione sul territorio) 

Finanziato dal Bando Cariplo Attenta-mente, “EAT” è pronto a fare il suo ingresso nel capoluogo lombardo.    Realizzano e promuovono il progetto cinque realtà, che si occuperanno dell’importante tema dell’alimentazione e di tutto ciò che il rapporto con il cibo può raccontare e comunicare di sé.   

Finanziato dal Bando Cariplo Attenta-mente, “EAT” è pronto a fare il suo ingresso nel capoluogo lombardo.  

Realizzano e promuovono il progetto cinque realtà, che si occuperanno dell’importante tema dell’alimentazione e di tutto ciò che il rapporto con il cibo può raccontare e comunicare di sé.  

Milano, 15 marzo 2024 – Attivo da oggi per ventiquattro mesi, il progetto si rivolge principalmente a bambini e adolescenti (fascia 0-17) e alle loro famiglie e prevede il coinvolgimento delle realtà sportive, associative, educative e scolastiche che i bambini e i ragazzi frequentano.  

L’iniziativa mira a sensibilizzare e educare sul tema dell’alimentazione in modo completo e multidisciplinare, con la partecipazione dei genitori e dei principali operatori dell’infanzia (pediatri, ostetriche, insegnanti, educatori, allenatori).   

L’obiettivo è creare un sistema integrato che possa rispondere alle esigenze emergenti – sia rispetto all’età, sia rispetto alla sintomatologia – riguardo l’alimentazione e la salute.  

Alla progettazione e alla realizzazione del progetto collaborano Cooperativa Cogess, Associazione Pollicino e Centro Crisi Genitori, Consultorio La Famiglia, Nutrimente OdV, Dipartimento di Scienze Farmacologiche e Biomolecolari (Unimi).   

Il contesto attuale evidenzia un aumento dei disturbi del comportamento alimentare tra i giovani, con sintomi sempre più diffusi e una maggiore esposizione ai social network. L’anoressia e la bulimia, in particolare, stanno colpendo un numero crescente di persone a un’età sempre più precoce. Inoltre, la pandemia da COVID-19 ha accentuato il malessere e le difficoltà dei più piccoli nel gestire le sfide della crescita.  

Il progetto “EAT” permette alle famiglie di ottenere risposte immediate, mirate e personalizzate attraverso il loro coinvolgimento in attività volte a promuovere la consapevolezza, l’educazione alimentare e il benessere.   

Ecco alcune delle attività previste:   

  1. Campagne di Sensibilizzazione: Utilizzo dei social media, realizzazione di manifesti ed eventi aperti alla cittadinanza per sensibilizzare sull’importanza di un corretto rapporto con il cibo e il proprio corpo.  
  1. Seminari e Conferenze: Incontri con esperti del settore per dialogare e confrontarsi sull’educazione all’alimentazione, sul tema dei disturbi alimentari e informare su come mantenere uno stile di vita sano.  
  1. Percorsi Educativi: Affiancamento individuale e di gruppo per favorire la relazione, la cura di sé e la ricerca del proprio benessere.  
  1. Laboratori di Cucina: Esperienze per riscoprire un avvicinamento al cibo attraverso i sensi e la creatività.  
  1. Attività Ludiche e Sportive (circo sociale e yoga): Promozione dell’attività fisica, in gruppo, per favorire la consapevolezza di sé, attraverso la presa di coscienza delle proprie risorse e la ricerca di equilibrio nelle relazioni.  
  1. Supporto Psicologico: Fornire risorse e supporto per affrontare i disturbi alimentari e le sfide emotive legate all’alimentazione.  
  1. Ambulatorio adolescenti: Presa in carico dal punto di vista ginecologico delle adolescenti, con un’attenta valutazione di eventuali variazioni di peso e delle abitudini alimentari. Promozione del benessere attraverso l’adozione di uno stile di vita corretto.   

Per partecipare al progetto “EAT” si possono compiere questi passaggi:   

  1. Informarsi e seguirci: ovvero visitare il sito web ufficiale, restare aggiornati sulle campagne di sensibilizzazione promosse dal progetto tramite social media, manifesti o altri canali di comunicazione. Condividere queste informazioni con amici e familiari per diffondere la consapevolezza dell’importanza di un sano rapporto con l’alimentazione e l’immagine corporea.  
  1. Contattarci: Chi ha bisogno di supporto emotivo o prova una situazione di malessere, può rivolgersi direttamente agli enti coinvolti nel progetto, per ricevere consulenza e orientamento da professionisti qualificati.  

Anche nei week end è attivo il numero verde tramite il quale si può contattare il referente per avere maggiori informazioni, o chiedere una prima visita al Consultorio.   

  1. Partecipare: verranno organizzati eventi, seminari e conferenze nelle quali si potranno incontrare esperti, condividere esperienze e cogliere occasioni formative e di crescita.  

Sarà inoltre possibile essere coinvolti attivamente nel progetto tramite la partecipazione diretta a workshop, laboratori e attività che di volta in volta verranno promosse.  

Il progetto EAT è un’occasione per promuovere una cultura basata su un rapporto sano con la propria alimentazione e con sé stessi. La partecipazione di ciascuno può fare la differenza nella propria vita, in quella di chi si ha vicino e nella comunità.   

Il progetto ha ottenuto il finanziamento di Fondazione Cariplo, attraverso il bando ATTENTA-MENTE, che intende sostenere progetti mirati a individuare, accompagnare e supportare i bambini, i ragazzi e le loro famiglie con disagio fisico ed emozionale, per creare sistemi territoriali di welfare capaci, in favore dei minori.  

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